Francesca Albanese replica allo scoop de Il Giornale in merito alla sua partecipazione a un evento nella striscia di Gaza tra i cui relatori c'erano figure apicali di Hamas. A prendere posizione è Fratelli d'Italia che, partendo dall'inchiesta, interviene chiedendo all'opposizione di "aprire gli occhi" sulla relatrice speciale dell'Onu. Diversi i parlamentari del partito della presidente del Consiglio intervenuti, tra cui il vicepresidente del gruppo al Senato Marco Scurria, il deputato Giangiacomo Calovini, il vicecapogruppo alla Camera Massimo Ruspandini e il capogruppo in commissione Esteri e Difesa di Palazzo Madama Michele Barcaiuolo: "È inaffidabile", affermano. Secondo Scurria questa è "un'ulteriore conferma di come la sua figura non rispetti i criteri di imparzialità che il ruolo affidatogli dall'Onu richiederebbe. Un ruolo che probabilmente sarà il caso di rivalutare", mentre per Ruspandini "Francesca Albanese stava dalla parte dei terroristi di Hamas già prima del 7 ottobre".
Eppure, la relatrice Onu sul suo profilo Facebook scrive: "La conferenza era organizzata da una Ong palestinese a Gaza (Council of Foreign Relations) con tanto di Logo dell'Autorità Palestinese in cima al programma. Ma certo, collegandomi da remoto, io così come gli altri ospiti internazionali, non avevo alcuna idea di o controllo su chi fosse in sala". Ma non si tratta di una banale Ong palestinese come lei vuole far credere, e infatti viene descritta da Press Tv, e non solo, come un ente di Hamas: "Il Consiglio per le relazioni internazionali di Hamas ha tenuto una conferenza internazionale sull'impatto del blocco israeliano. L'evento mira a far luce sul paralizzante blocco imposto da Israele ai danni di oltre due milioni di palestinesi che vivono nella Striscia di Gaza", scrivono in merito all'evento. In sala nel novembre del 2022 c'erano Ghazi Hamad e Bassem Naim. Il primo è uno dei leader di Hamas che, intervistato dalla CNN, dopo l'attacco di Hamas ha detto: "Sapete qual è il beneficio del 7 ottobre? Se guardate l'Assemblea Generale (delle Nazioni Unite), circa 194 membri hanno aperto gli occhi sulla brutalità di Israele, e lo hanno condannato. Aspettavamo questo momento da oltre 75 anni". Possibile che lei non conosca mai nessuno dei contesti in cui si ritrova a intervenire? In aggiunta, l'associazione non governativa Ngo Monitor afferma che "nel novembre 2022, Albanese ha partecipato a una conferenza organizzata dal Council of International Relations Palestine, un organismo di Hamas, riconosciuto come tale da diverse fonti, e presieduto dal dirigente di Hamas Basem Naim. Alla conferenza erano presenti anche il portavoce di Hamas Abdul-Latif Qanu, il membro di spicco della Jihad Islamica Palestinese Khader Habib e il vice segretario generale del FPLP Maher Mezher". Il terrorismo palestinese al completo.
Però, lei, invece di rispondere nel merito, accusa il Giornale di "killeraggio nei miei confronti". E, come se non bastasse, nel medesimo post in cui dice che è il giornale a diffamarla, si esprime in modo sconcertante sulla resistenza e sull'11 settembre dicendo che "oggi siamo nell'era del post 11 settembre e la resistenza viene spesso e volentieri stigmatizzata e assimilata al terrorismo. E comunque - ho ricordato in quell'occasione come faccio sempre - la resistenza è legittima fino a che si concentra su obiettivi militari, e non civili".
Fbil-GSor