Edmundo González Urrutia, presidente eletto della Repubblica Bolivariana del Venezuela, ha ricevuto il "Premio Internazionale Milton Friedman" per il 2025. Il riconoscimento è stato consegnato ieri a Roma dal Milton Friedman Institute in collaborazione con il movimento Students for Liberty e il quotidiano Il Tempo.
Un "combattente per la libertà" così il direttore del Tempo, Daniele Capezzone ha definito González Urrutia dando il via alla cerimonia a cui ha partecipato anche l'editore della testata, oltre che del Giornale e di Libero, Giampaolo Angelucci. "Questo premio appartiene al vero protagonista di questa lotta, che è il popolo del mio Paese, e che io ho solo l'onore di ricevere a suo nome", ha detto González Urrutia la cui elezione del 28 luglio 2024 è stata sconfessata e ingiustamente invalidata dal regime socialista di Nicolas Maduro. González Urrutia ha dedicato il prestigioso riconoscimento anche a María Corina Machado, l'altra leader dell'opposizione al regime di Maduro che quest'anno è stata insignita del Premio Nobel per la Pace e che è intervenuta alla cerimonia con un videomessaggio. Il presidente eletto, nel suo discorso, ha ricordato i tanti perseguitati e incarcerati dal regime tra cui anche diversi cittadini europei e italiani. "Il saccheggio del nostro Paese in questo secolo è stato mostruoso, e si stima che possa superare i 300 miliardi di dollari. Non si tratta di un semplice furto, ma di una corruzione funzionale e intrinseca al regime in questione", ha detto il presidente eletto nel corso dell'evento che si è tenuto nella splendida cornice dell'Ara Pacis. "Questi fondi sono finiti in conti personali in tutto il mondo, quando non sono stati utilizzati per finanziare numerosi alleati all'estero", ha aggiunto González Urrutia dicendosi sicuro che il Venezuela tornerà libero.
Alessandro Bertoldi, direttore esecutivo del Milton Friedman Institute ha definito la vittoria di González Urrutia "una svolta che ha mostrato al mondo che la dignità umana può essere calpestata, ma non cancellata; che la libertà può essere soffocata, ma non uccisa". Secondo Bertoldi, "la sua leadership - prudente, ferma, civile - ha restituito al Venezuela un'immagine di serietà e speranza". Bertoldi è convinto che, grazie alla pressione dell'amministrazione Trump, la fine del regime di Maduro sia vicina: "Non dimenticheremo mai che il sangue versato per questa libertà è anche quello dei figli di tanti italiani che in Venezuela avevano trovato la loro casa". E infatti anche l'Europa, come ricordato ieri dal presidente del Parlamento Ue Roberta Metsola, aveva già insignito González Urrutia del Premio Sacharov.
Pure il presidente dell'Argentina Javier Milei, con un messaggio, ha voluto congratularsi: "Questo premio riconosce la tua lotta silenziosa e coraggiosa per la pace nella tua nazione, e si aggiunge a quella di tanti altri venezuelani come María Corina Machado che mostrano un impegno incrollabile con la libertà e con la democrazia istituzionale di fronte all'oppressione della tirannia socialista di Maduro".

