Il BMW Art Car World Tour sceglie Milano per la sua tappa più importante dell’anno. All’ADI Design Museum, dal 4 dicembre fino al prossimo 8 gennaio, sono esposte otto vetture della collezione che celebra i cinquant’anni del progetto nato nel 1975 con la 3.0 CSL reinterpretata da Alexander Calder.
L’iniziativa conclude idealmente il percorso 2025 del tour mondiale, che ha toccato Hong Kong, Cernobbio, Bruxelles, Dubai e Le Mans, prima di preparare il grande evento di Rétromobile 2026, quando a Parigi saranno riunite tutte le Art Car che negli anni hanno corso a Le Mans.
All’inaugurazione milanese, Luciano Galimberti – presidente dell’ADI Design Museum – ha sottolineato il ruolo della mostra nel dialogo tra arti e industria: “Il nostro museo non è un luogo celebrativo, ma un osservatorio sul design e sulla contemporaneità. Le Art Car ne sono l’esempio perfetto: testimoniano un rapporto vivo tra creatività e cultura materiale”.
BMW Italia, attraverso le parole del presidente e AD Massimiliano Di Silvestre, ha rimarcato il valore strategico della collezione: “Arte, design, tecnologia e motorsport qui si fondono da cinquant’anni. Milano, capitale del design, ospita la tappa con più Art Car presenti nel tour mondiale 2025: un segnale chiaro del nostro impegno culturale in Italia”.
Tra le otto opere esposte spiccano la 3.0 CSL di Calder, la 320i Turbo di Lichtenstein, la M3 GT2 di Jeff Koons, la V12 LMR di Jenny Holzer – vittoriosa a Le Mans nel 1999 – e il modello in scala della nuova creazione di Julie Mehretu, la M Hybrid V8 vincitrice a Daytona nel 2024. Accanto, l’unica italiana della serie: la M3 GTR di Sandro Chia del 1992.
A guidare il percorso curatoriale è Thomas Girst, responsabile del BMW Group per l’engagement culturale: “L’Italia sta celebrando i 50 anni delle Art Car con una sensibilità speciale: arte, design e motorsport qui dialogano naturalmente”.
L’ADI Design Museum aggiunge un tassello simbolico alla narrazione dell’anniversario: situato nel cuore di Milano, custodisce la collezione del Compasso d’Oro e ospita mostre dedicate alla ricerca contemporanea. L’arrivo del World Tour diventa così un’opportunità per ribadire il ruolo della città nel panorama internazionale del design.
La mostra racconta anche l’evoluzione della mobilità BMW, dalla stagione eroica delle corse degli anni Settanta fino alla nuova fase della famiglia Neue Klasse, citata da Di Silvestre come “cambio di paradigma per tecnologia, digitalizzazione ed elettrificazione”. Un ponte ideale tra passato e futuro.
L’esposizione è visitabile fino all’8 gennaio 2026. Un’occasione unica per vedere insieme alcune delle opere più celebri della collezione, un patrimonio artistico e sportivo che attraversa cinque decenni e cinque continenti.
BMW Art Cars, Milano accende i 50 anni delle “sculture in movimento”
Scritto il 05/12/2025
da Cesare Gasparri Zezza

