Mentre il rapporto Censis fotografa una società smarrita, che fatica a trovare riferimenti nelle istituzioni e nel futuro, la Treccani sceglie come parola dell'anno proprio il termine "Fiducia". Lo fa sull'onda di incertezze geopolitiche e sociali, in risposta anche all'indicazione data dai più giovani: "fiducia" è una delle parole più cercate nel 2025. Non deve suonare poi così strano, visto che è proprio negli anni dell'adolescenza che la concezione di fiducia si consolida maggiormente. "Il modo migliore per scoprire se ci si può fidare di qualcuno è di dargli fiducia", scriveva Ernest Hemingway. La fiducia diventa fondamentale nelle amicizie e accresce la capacità di considerare i rapporti come supporto emotivo. Ma attenzione: secondo una recente ricerca, un terzo degli adolescenti guarda con pessimismo al proprio futuro. In contesti sempre più frastagliati, ecco che l'auspicio di una maggior fiducia diventa necessario, soprattutto tra chi sta sviluppando il bisogno di credere senza temere delusioni. La capacità di vivere un'esperienza con un'aspettativa positiva fa parte di un processo di crescita che trova maturazione grazie anche all'aiuto di leadership credibili: è qui che torna attuale lo studio del Censis, dove l'unico leader globale capace di superare il 50% dei consensi è papa Leone, mentre la politica paga uno scotto che si riverbera poi nell'astensionismo alle urne. Diceva Giovanni Paolo II: "La fiducia non si conquista con la forza, ma va meritata con gesti e fatti concreti". Superare questa sfida è ciò che dobbiamo alle generazioni future.

