Il poker di Chiara&Matteo. "Nati per saltare insieme"

Scritto il 31/07/2025
da Sergio Arcobelli

La coppia del sincro Pellacani-Santoro batte gli australiani e i cinesi: "È una medaglia dal valore indescrivibile"

Sono tuffi nella gloria. Una giornata eccezionale è resa esaltante dai due fratelli del trampolino. Chiara Pellacani e Matteo Santoro regalano l'oro più incredibile, battendo pure la Cina, che finisce terza dietro anche all'Australia. I giovani azzurri sono stati più forti dei campioni uscenti Maddison Keeney e Cassiel Rousseau, rimasti alle spalle per pochissimo: 307.26 punti contro i 308.13 di Chiara e Matti, mentre i cinesi non sono andati oltre i 305.70.

A Singapore, l'Italtuffi scrive una pagina meravigliosa con il quarto titolo mondiale. Quello di ieri, infatti, si va ad aggiungere ai due conquistati da Klaus Dibiasi dalla piattaforma (Belgrado 1973 e Cali 1975) e da quello di Tania Cagnotto dal trampolino un metro (Kazan 2015). Questo, però, è il primo arrivato in un sincro, peraltro misto e reso complicato dal fatto che una donna e un uomo devono saltare alla pari e nello stesso momento. «Il valore di questa medaglia dice Chiara, già bronzo individuale dal metro a questi Campionati è indescrivibile. Siamo troppo contenti. Vincerla con Matteo è la ciliegina sulla torta».

È la medaglia della continuità per questi due ragazzi amici da quando erano bambini: la loro intesa, infatti, è totale. Come dice Tommaso Marconi, l'allenatore di Chiara, sembrano nati per saltare insieme. E così è. Lo dimostrano le quattro gemme mondiali ottenute insieme dai 3 metri: dopo gli argenti a Doha 2024 e Budapest 2022 e il bronzo a Fukuoka 2023, però, mancava soltanto l'ultimo salto, quello nella storia.

Una storia iniziata da piccolini, quando i due tuffatori romani, pur avendo quattro anni di differenza (Chiara ne ha 22, Matteo 18), trascorrevano le vacanze insieme. E insieme, tenendosi per mano, sono saliti sul gradino più alto del podio, prima di abbracciarsi calorosamente. Lui, Matteo, allenato da Alice Palmieri, raggiungerà Chiara a Miami, dove frequenta l'università. «Andare negli Stati Uniti? Sono un po' spaventato, perché mi dovrò trasferire dall'altra parte del mondo, ma sono felicissimo che ci sia anche Chiara», racconta Matteo. «Lui sa che per qualsiasi cosa ci sarò sempre lo incoraggia Chiara . È un posto bellissimo, io mi sono trovata benissimo e lo sarà anche per lui».

Nel giorno del flop cinese nei tuffi, si è parlato ancora del nuovo fenomeno Yu Zidi. La 12enne nuotatrice, reduce dal 4° posto nei 200 misti, si è qualificata con l'ultimo tempo per la finale di oggi dei 200 farfalla. Ma World Aquatics, la federazione mondiale, sta discutendo in queste ore sull'eventualità di cambiare le proprie regole riguardo all'età minima per poter gareggiare. Cosa che in passato era accaduta proprio nei tuffi, dove curiosamente l'altro ieri due gemelle messicane di 14 anni si sono messe al collo un bronzo.